Straordinaria simmetria tra quel che avviene in Ucraina e quel che avviene in Italia. Scrive Kolesnik che il futuro governo ucraino prevede queste misure drastiche: "il cambiamento dello Statuto del Lavoro inteso a limitare i diritti dei lavoratori; il diritto di licenziare i lavoratori senza l'approvazione del sindacato; l'annullamento della divieto di riduzione del numero di ospedali e cliniche; la privatizzazione delle miniere di carbone e del sistema ferroviario-stradale; il rifiuto della regolamentazione dei prezzi dei prodotti agricoli, ecc". Renzi lo fa con le "buone", Poroshenko usando le bande naziste. Stessa politica neoliberista.
Le
elezioni parlamentari ucraine, tenutesi il 26 ottobre, hanno mostrato anzitutto
quanto profonda sia la divisione del paese. L'affluenza è stata molto più bassa
rispetto a tutte le elezioni precedenti e l’affluenza mostra la divisione e la
scissione del Paese — fatto che viene continuamente mascherato dai nazionalisti
ucraini e dalle autorità recentemente al potere.
La metà degli aventi diritto al voto hanno boicottato le elezioni in quanto non
attribuiscono ad esse alcuna utilità, dal momento che la loro volontà venne
apertamente violata lo scorso febbraio durante il colpo di stato. Abbiamo così
che l'Ucraina ha un Parlamento ed un Presidente che rappresentano in realtà
solo una parte del paese — fatto che contribuisce inevitabilmente alla escalation della
guerra civile. L'intera campagna elettorale si è svolta in un'atmosfera
d’intimidazione e di terrorizzazione degli avversari politici, ciò che ricorda
le elezioni del 1933 in Germania — "libere e giuste" nonostante gli
attacchi permanenti e il terrore contro la sinistra, i sindacati ed i
dissidenti.
Il presidente Poroshenko ha salutato i risultati delle elezioni, perché
"finalmente non ci saranno più i comunisti nel Parlamento". A dire il
vero, non ci sarà più alcun tipo di sinistra, nemmeno socialdemocratica: tutto
lo staff del nuovo Parlamento è quasi completamente di destra e neoliberista.
Come sono riusciti a cacciare gli avversari politici? A tal fine sono stati
utilizzati le varie milizie paramilitari ed i teppisti nazisti, come Settore
destro e varie bande
armate non identificate.
Ricapitoliamo solo alcuni dei recenti incidenti.
"Sabato 27 settembre, il Partito Comunista Ucraino (KPU) aveva chiamato ad una"
Marcia per la Pace". La Marcia è stata vietata dalle autorità e la
manifestazione è stata attaccata da teppisti fascisti. La polizia ha poi
proceduto ad arrestare decine di manifestanti, tra cui il primo segretario del
KPU di Kharkov". Prima "i teppisti fascisti avevano bruciato bandiere
e materiali del Partito comunista".
Il giorno dopo, la polizia e la Guardia Nazionale hanno invece permesso e
protetto la manifestazione di "Ucraina unità", che si è conclusa con
la distruzione da parte di teppisti fascisti della statua di Lenin.
«Il 18 settembre una banda di teppisti fascisti appartenenti principalmente
agli ultras della locale squadra di calcio Metallist ha
attaccato un raduno del Partito comunista per protestare contro l'aumento dei
prezzi e la cosiddetta "operazione antiterrorismo " contro il Donbass
promossa dal governo di Kiev. La tattica di usare hooligan trasportati da altre città per
terrorizzare gli avversari e incoraggiare i propri seguaci era già stata usata
in diverse città nei giorni precedenti al massacro di Odessa del 2 maggio,
occasione in cui gli hooligand’estrema destra della squadra Metallist di
Kharkov svolsero un ruolo decisivo. Il 14 settembre ultras dai
Carpazi e dalla Vorskla, prima di una partita di calcio locale, hanno
marciato insieme con i soldati del neo-nazista Battaglione
Azov in un’ altra
"marcia per l'unità».
I leader del Partito comunista di Dnipropetrovsk sono stati arrestati senza
mandato.
A questo si deve aggiungere la campagna di linciaggio contro i funzionari
pubblici di sinistra.
«Dagli inizi di settembre una dozzina di parlamentari, consiglieri comunali e
di altri funzionari accusati di “sbagliare” sono stati sbattuti fuori dai loro
uffici da parte di bande mascherate nella campagna nota come "Sfidiamo la
spazzatura"».
I responsabili — spesso membri di Settore Destro —
affermano che le umiliazioni pubbliche servono per punire la corruzione e la
criminalità che hanno caratterizzato il precedente regime. Scrive il britannico Telegraph che
questi attacchi sono solo ad un passo verso la giustizia della folla e la
pratica dei linciaggi pubblici.
Ancora una volta vediamo come candidati e partiti “scomodi” sono presi di mira
in modo che, con la violenza di estrema destra, si ottenga il risultato
desiderato: l’adozione di misure di austerità, di tagli sociali, continuando la
guerra contro il proprio popolo.
Le elezioni anticipate sono state necessarie per lo più per avere un parlamento
obbediente in grado di adottare leggi impopolari e tagli alla spesa.
Come scriveva l'economista marxista Michael Roberts nell’agosto scorso:
«Il nuovo presidente Poroshenko, uno degli oligarchi in lotta dell'Ucraina (nel
suo caso, il re dei dolciumi), ha sciolto il parlamento e indetto le elezioni
per il 26 ottobre. Le elezioni porteranno probabilmente alla rimozione di tutti
i vecchi sostenitori dell'ex presidente filo-russo spodestato che siedono
ancora in parlamento. Essi hanno infatti sin qui bloccato in Parlamento tutti i
tentativi da parte dell’attuale custode Primo ministro Arseniy Yatsenyuk di
applicare i dettami del FMI, inscritti nel programma di “riforma” per ottenere
il prestito di 17 miliardi di dollari concordato l’aprile scorso. In
cambio dei soldi del FMI — che saranno utilizzati per rimborsare i debiti
esteri e finanziate le spese dello stato (anzitutto per le armi) —, il governo
di Kiev ha accettato enormi tagli alla spesa pubblica, alle pensioni ed al welfaree,
soprattutto, di privatizzare gli enti statali e aumentare le tariffe di energia
per il riscaldamento e il carburante di oltre il 40%, una riduzione complessiva
della spesa pubblica del 6,75% del PIL».
Così, vediamo ancora una volta, come durante Maidan, l’uso dello stesso schema: noleggiare ed usare
i fascisti in modo da far passare il programma neoliberale ed adottare misure
di austerità.
Nel nuovo Parlamento vediamo molti nazionalisti di estrema destra: soprattutto
i comandanti dei battaglioni di volontari neo-nazisti e nazionalisti inseriti
nelle liste dei partiti.
Tra questi ad esempio Andriy Biletsky il comandante del Battaglione
Azov, e leader dellaAssemblea Sociale Nazionale.
Come riferisce la stessa BBC l’obiettivo dichiarato di questa forza politica è
quello di:
«preparare l'Ucraina per l'ulteriore espansione e di lottare per la liberazione
di tutta la Razza Bianca dal dominio del capitale speculativo
internazionalista, di punire severamente le perversioni sessuali ed eventuali
contatti interrazziali che portano all'estinzione dell'uomo bianco. (…) Questo
battaglione è stato formato e armato dal ministero degli Interni dell'Ucraina».
Tra gli altri hanno ottenuto seggi in Parlamento Dmytro Yarosh, Boryslav Bereza
e Andriy Denysenko dalla coalizione neofascista Settore
Destro.
Non meno pericoloso sintomo dell’avanzata dell’estrema destra è il risultato
del Partito Radicale di
O. Lyashko, socio del battaglione neo-nazista Azov.
Il Partito Radicale di
O. Lyashko ha ottenuto il 7,5% dei voti e, tra gli altri, ha portato in
Parlamento come nota figura dell’estrema destra nazionalista Yuriy Shukhevich —
figlio di Romano Shukhevich — un criminale di guerra nazista responsabile per
l'olocausto e il genocidio di civili in Ucraina e Bielorussia durante la
Seconda Guerra Mondiale.
Un altro deputato eletto in Parlamento nelle liste del Partito
Radicale è Ihor
Mosiychuk, attivista e uno dei leader della neo-nazista Assemblea
Sociale Nazionale ed
uno dei comandanti del famigerato Battaglione Azov.
Tuttavia, la tendenza più pericolosa è che partiti tradizionali cosiddetti
"rispettabili" adottano l’agenda e la retorica ultra-nazionalista,
quindi inseriscono i neo-nazisti nelle loro file e li promuovono alle posizioni
più alte.
Un analista ha così commentato questa tendenza:
«Il fatto che i fascisti dichiarati in Ucraina non abbiano ottenuto un grande
successo nelle urne è in parte dovuto in primo luogo allo spostamento a destra
del 'centro' politico che ha così occupato lo spazio politico dell’estrema
destra. La dice lunga che l'attuale primo ministro stia facendo offerte a
Yarosh per dargli un posto di rilievo e che il Fronte
Popolaresia pieno zeppo di gente come Andrij Parubij [il fondatore
dell’Assemblea Social-Nazionale]».
Scrive Peter Mikhailenko in "In difesa del marxismo":
«Svoboda ha
perso consensi, ma ciò non equivale ad una ridotta influenza dell’estrema
destra. E’ sufficiente guardare alla strategia elettorale del Fronte
popolare. Esso è un'alleanza tra gli oligarchi e i leader dei
battaglioni filo-occidentali della Guardia Nazionale, tra cui molti elementi di estrema
destra, come Tetyana Chornovol, un attivista di estrema destra che fino a poco
tempo fa era una figura di spicco nella estrema destra dell'organizzazione
UNA-UNSO [militanti ucraini dell'organizzazione di estrema destra responsabili
di una serie di aggressioni violente]».
Il leader dell’organizzazione ucraina marxista rivoluzionaria Borot'ba ha commentato l'esito delle elezioni
affermando che:
«L’elettorato d'estrema destra nazionalista è ancora qui. Mentre il voto ai
partiti di destra è cresciuto notevolmente. Non sono scomparsi, naturalmente, i
sostenitori tradizionali della sinistra, ma, a differenza della direzione del Partito
comunista non hanno
illusioni parlamentari. Milioni di persone si sono rese conto che la loro
partecipazione alle elezioni è assolutamente inutile, perché le elezioni stesse
sono organizzate in modo tale da privarle deliberatamente di qualsiasi rappresentanza
ignorando le loro posizioni».
Usando la retorica nazionalista e reprimendo le proteste sociali grazie ai
paramilitari di estrema destra, il governo continuerà a saccheggiare il paese e
imporre tagli sociali senza alcuna seria sfida da parte degli avversari.
In campo economico la futura coalizione parlamentare ha già annunciato i piani
per privatizzazioni di massa e di svendita delle aziende pubbliche.
Gli accordi del futuro governo prevedono misure drastiche: il cambiamento dello Statuto
del Lavoro inteso a
limitare i diritti dei lavoratori; il diritto di licenziare i lavoratori
senza l'approvazione del sindacato; l'annullamento del divieto di riduzione del
numero di ospedali e cliniche; la privatizzazione delle miniere di carbone e
del sistema ferroviario-stradale; il rifiuto della regolamentazione dei prezzi
dei prodotti agricoli, ecc.
I piani del nuovo governo e del Parlamento consistono per lo più in
"riforme" neoliberiste, deregolamentazione, privatizzazione e altri
miracoli richiesti dal FMI.
Nel frattempo, la produzione industriale nel mese di agosto è scesa del 21,4%
rispetto ad agosto 2013 e del 16,6% nel mese di settembre. Le importazioni sono
diminuite del 23,5% negli ultimi 9 mesi [rispetto al periodo analogo
dell'esercizio precedente]. Le esportazioni sono diminuite del 6,8%, nonostante
tutte le promesse da parte dell'UE circa condizioni favorevoli.
In una tale drastica situazione di collasso economico il governo ucraino può
contare solo sulla strategia di guerra permanente contro il proprio popolo,
contando sulla censura dei media e il terrore di estrema destra. Ma ha bisogno
di soldi per questo: e l'unica fonte per pagare le avventure militari, i
teppisti di estrema destra, e gli oligarchi al potere, è il contribuente occidentale.
Solo grandi somme di denaro e il terrore dispiegato possono contribuire a
mantenere al potere il governo e il Parlamento, che rappresenta in realtà la
minoranza della società.
Kolesnik Dmitriy
Traduzione a cura di Campo Antimperialista
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